Sabato 6 febbraio 2021, dopo due anni di chiusure e limitazioni forzate dovute, dal 2018, alla disastrosa tempesta di vento e, nel 2020, all’emergenza pandemica, finalmente potrà ripartire il progetto per il recupero e la fruizione delle tante strutture militari, tra cui i bunker, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e tuttora presenti all’interno del Parco.
Il progetto, già avviato dall’Ass. Amici di Villa Galliera e APS Sistema Paesaggio, soggetti della ATI Villa Galliera, concessionario della gestione del Parco, si arricchisce e si rafforza con le competenze specialistiche, i ricercatori e i mezzi del Centro Studi Sotterranei.
Quest’ultimo, presieduto dall’Arch. Stefano Saj (direttore responsabile della rivista scientifica di settore Opera Ipogea (Journal of Speleology in Artificial Cavities), è l’unico soggetto accreditato dal Comune di Genova per esplorare e mappare le cavità naturali ed artificiali di cui il territorio genovese è ricco. Fondato nel 1986, si deve proprio agli esperti del CSS la scoperta dell’ossario degli appestati all’interno dei bastioni dell’Acquasola a Genova, solo per portare un esempio della sua lunga attività.
L’apporto del CSS in Villa Duchessa di Galliera si concretizzerà nelle complesse operazioni di esplorazione e precisa mappatura del reticolo di fortificazioni (se ne conoscono ben 32), realizzato nel 1943 per la Wehrmacht dalla tedesca Organizzazione Todt (dal nome del ministro nazista degli armamenti e produzione bellica Fritz Todt), nonché nella verifica e nella predisposizione delle condizioni necessarie a renderli visitabili in condizioni di sicurezza.
Il “pretesto” per questo nuovo inizio delle operazioni è rappresentato da un’escursione di alcuni ragazzi del Gruppo Scout Genova 49° che svolgeranno attività di rilievo, osservazione e documentazione di un’installazione militare ipogea insieme al proprio accompagnatore istituzionale ed affiancati dai tecnici del CSS.
“ Il primo obiettivo – ricorda Andrea Casalino, presidente della ATI Villa Galliera – è rendere visitabile parte del sito già il prossimo 25 aprile, Festa della Liberazione, in quanto fu teatro della resa del Comando locale della Wehrmacht alle forze partigiane della Resistenza attive in Voltri. ATI Villa Galliera e i suoi volontari sono lieti di lavorare a tale recupero non per farne, come sarebbe facile, una semplice attrazione turistica, ma un luogo di riflessione sui tempi bui a cui risalgono queste costruzioni, ancora molto vicini a noi. Un elemento che arricchisce ulteriormente un Parco il cui valore aggiunto rispetto ad altri è la sorprendente varietà di paesaggi e possibilità fruizionali che racchiude.”